La Dichiarazione del Parlamento Europeo n. 50/2011, sull’introduzione del programma “Scacchi a scuola” nei sistemi d’istruzione dell’Unione Europea, considera il gioco degli scacchi come:
– in grado di contribuire alla coesione sociale e a conseguire obiettivi strategici quali
l’integrazione sociale;
– capace di migliorare la concentrazione, la pazienza e la perseveranza e in grado di
sviluppare il senso di creatività, l’intuito e la memoria oltre alle capacità analitiche e decisionali;
– nelle condizioni di poter contribuire ad insegnare determinazione, motivazione e spirito sportivo;
La scelta di far entrare nella scuola gli istruttori di scacchi, nasce quindi dalla volontà di aprire ad una realtà presente e radicata sul territorio locale, in grado di ampliare ed arricchire la proposta scolastica, aggiungendo all’insegnamento curricolare una modalità nuova, diversa, giocosa, ma nello stesso tempo rigorosa, per aiutare a sviluppare il pensiero logico-matematico. E’ per questo motivo che il corso di scacchi, nelle sue
varie sfumature:
– “il gioco del castello” per i bambini dell’infanzia, con la collaborazione di una psicopedagogista
– “la prima mossa” per le classi prime della primaria, con la collaborazione di una
psicopedagogista
– “corso di scacchi” per le classi quarte e quinte della primaria e per il gruppo degli studenti interessati della secondaria viene svolto continuativamente:
– da cinque anni, in orario scolastico, in alcune classi della primaria
– da tre anni, in orario extra-scolastico, con un gruppo di alunni della secondaria
– per il primo anno, in orario scolastico, con il gruppo dei bambini “grandi” dell’infanzia.
Sono da sottolineare infine gli ottimi risultati raggiunti negli ultimi due anni: una squadra si è classificata, dopo la partecipazione al torneo provinciale e regionale, anche alla finale
nazionale.